VIAREGGIO. La semifinale di ieri tra Roma e Inter potrebbe passare alla storia come l’ultima partita del Torneo di Viareggio giocata nella città in cui il torneo stesso è nato. Scherzo di Carnevale? Magari… È lo scenario che Alessandro Palagi, presidente del Cgc, non si sente di escludere nell’immediato avvenire.

Il numero uno della società che dal 1948 organizza una delle manifestazioni di calcio giovanili più importanti al mondo è stato premiato dalla Fondazione Carnevale alla vigilia della finalissima tra Inter e Verona che si disputerà a Pisa. “Il legame tra il Cgc e Burlamacco parte da molto lontano”, ha ricordato Palagi. “Molto tempo fa, quando i corsi mascherati erano ancora organizzati dal vecchio Comitato Carnevale, i nostri consiglieri di allora firmarono alcune cambiali per garantire un futuro alla manifestazione”.

A distanza di decenni, invece, le relazioni sociali si sono sfilacciate: Viareggio ha perso la sua identità di comunità e vede emigrare a Pisa la finale del suo torneo senza colpo ferire. “Il cambio di sede è passato nell’indifferenza generale in una città che sta soffrendo tremendamente”, commenta amareggiato Palagi. “Noi del Cgc abbiamo combattuto con tutte le nostre forze per mantenere qui la Coppa Carnevale ma fin dal primo giorno ci sono arrivate solamente critiche. La finale a Pisa è un ponte di salvezza per il nostro torneo: già dal prossimo anno le partite in programma allo stadio dei Pini potrebbero essere veramente disputate altrove. Servirebbe una forte scossa per scongiurare questo rischio”.

Di positivo, almeno, c’è che la Viareggio Cup negli ultimi giorni ha fatto parlare di sé per i suoi talentuosi partecipanti, vedasi l’interista Bonazzoli, il veronese Gollini e il romanista Verde. “Sono certo che molti giocatori che abbiamo ammirato quest’anno faranno strada, basta avere pazienza. Per questo dico che non deve sorprendere che il Verona sia arrivato in finale: ha dei giovani interessanti”.

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